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l’Orso siberiano morto di polmonite

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l’Orso siberiano morto di polmonite

L’orso siberiano morto di polmonite e il video sulle mamme iperprotettive

L’aneddoto raccontato da un preside di scuola che spopola nelle chat scolastiche. Tutti ridono del video ma nessuno si riconosce nell’identikit del genitore apprensivo

Che fine fanno le anitre di Central Park quando il lago ghiaccia? Se la domanda del giovane Holden è rimasta in sospeso per generazioni, da alcuni giorni ha trovato risposta un altro, ben più bizzarro, quesito: di cosa muore un orso siberiano? La vicenda del plantigrado russo sta ingolfando le chat scolastiche di mezza Italia «per colpa» di un video che in realtà risale a tre anni fa ma che qualcuno ha deciso di rilanciare ed è subito diventato virale. A raccontare la «triste fine» dell’orso siberiano è stato un pedagogista lombardo, Franco Nembrini, al quale la pelle del medesimo orso (2 metri e 72 in piedi) era stata regalata da una scuola della steppa con cui l’istituto paritario da lui diretto – il centro scolastico La traccia di Calcinate (Bergamo) legato alla Compagnia delle Opere – aveva fatto un gemellaggio.

La pelle dell’orso

Ricevuto il curioso dono, il rettore voleva mostrarlo ai bambini all’uscita da scuola. Ma – racconta – le mamme che erano lì davanti sono intervenute intimando l’alt: la pelle dell’orso con tanto di facciona imbalsamata si poteva mostrare sì ai loro pargoli ma a condizione che lui non dicesse la verità – cioè che l’orso era stato ammazzato. Mai i loro figli avrebbero potuto riprendersi dalla choc di una notizia tanto spaventosa e così lui, non sapendo che dire, si è inventato che era morto di polmonite. Fine della storia? Niente affatto. Perché il professor Nembrini l’indomani ha voluto fare un esperimento: ha detto alle maestre di fare un sondaggio in tutte le classi chiedendo ai bambini come fosse morto davvero l’orso. E loro, all’unanimità, hanno risposto: AMMAZZATO. Conclusione dell’apologo, secondo il pedagogista bergamasco: i bambini il cervello ce l’hanno, le loro mamme invece forse qualche problemino… La cosa ancora più curiosa però è che questo video che di fatto è un atto d’accusa contro i genitori iperprotettivi – in particolar modo secondo Nembrini le madri troppo apprensive (ma siamo sicuri che i padri lo siano meno?) – abbia riscosso tutto questo successo nelle chat di mamme e papà. Evidentemente nessuno ha pensato che la storia raccontata lo chiamasse in causa personalmente.

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